La Storia
IIC è nato come associazione di enti prevalentemente pubblici, con l'intendimento di aggregare nuovi associati nel mondo dell'impresa e delle professioni.
Nel 1964 (D.P.R.1656 del 16.12.1964) l’Istituto ha conseguito il riconoscimento della personalità giuridica nonché l'approvazione dello Statuto come ente non commerciale.
Le principali direttrici d’azione dell’Istituto, in linea con i suoi obiettivi statutari, sono l’attività di centro studi, la gestione di progetti di ricerca e la realizzazione di eventi e convegni di alto spessore tecnico scientifico, nel campo delle comunicazioni e dei trasporti.
Elemento fondante dell’Istituto è l’istruttoria per l’assegnazione del Premio Internazionale Cristoforo Colombo, in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, e per l’assegnazione della Medaglia d’Oro Colombiana, in collaborazione con il Comune di Genova.
Tra i vincitori di questi premi vi sono stati personalità e organizzazioni di prestigio internazionale, riconosciuti per il loro contributo al progresso e alla conoscenza dei trasporti, delle comunicazioni spaziali e delle telecomunicazioni nella seconda metà del Novecento.
Villa Piaggio:
un viaggio tra
storia, cultura
ed architettura
La villa che sorge sulle pendici collinari di Carbonara fu edificata nel XV secolo dai Moneglia, illustre famiglia di Chiavari e passò successivamente sotto la proprietà dei Salvago e dei Pinelli Gentile di Tagliolo, i quali la fecero ristrutturare nel 1830 su progetto di Ippolito da Cremona.
Nel 1890, il senatore Erasmo Piaggio ne divenne il proprietario e la trasformò nella sua residenza, incaricando inizialmente Severino Picasso e successivamente Luigi Rovelli della sua ristrutturazione.
Nel 1958 la villa fu venduta dagli eredi di Piaggio alle Suore dell’Assunzione, che la adibirono ad uso scolastico.
Dal 1971 il complesso passò in proprietà al Comune. Attualmente il parco circostante è diventato un giardino pubblico e ospita la sede dell’Istituto Internazionale delle Comunicazioni insieme ad altri uffici come quelli dei Vigili Urbani e della Circoscrizione Centro-Est.
L’accesso al complesso della Villa avviene da due ingressi distinti: il più antico è su Via Pertinace, dove era posta l’antica portineria, caratterizzata da un palazzo in stile neo-medioevale; l’altro ingresso, risalente al tardo Ottocento, si trova su Corso Firenze ed è costituito da un ingresso monumentale che conduce alle scuderie e quindi all’ampia terrazza antistante la villa.
Secondo il progetto di ristrutturazione redatto da Severino Picasso nel 1887, l’edificio si presenta come un corpo allungato con due corpi loggiati ortogonali al fronte, che si protendono verso il mare.
Il prospetto a tre piani fuori terra contiene novi assi finestra disposti simmetricamente, nonostante la villa sia la risultante di aggregazioni successive ed ampliamento di più unità.
La valutazione catastale del 1798 indica che, a quella data, il complesso risultava tra le ville più importanti nell’area compresa nella cinta muraria del XVII secolo.